Fabrizio De Andrè

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La morte
(George Brassens, Fabrizio De Andrè)

La morte verrà all'improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà di un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco
nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno, né il tamburo.
Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte non ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.
Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte
chi bene condusse sua vita
male sopporterà sua morte.
Straccioni chi senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica
perché la morte vi fu amica.
Guerriero che in punta di lancia
dal suol d'oriente alla Francia
di stragi menasti gran vanto
e fra nemici il lutto e il pianto
di fronte all'estrema nemica
non vale coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore.