Fabrizio De Andrè

Testi  
   

Home - Biografia - Bibliografia - Discografia - Album - Foto - Video - Aggiornamenti - Contatti - Guestbook - Link

Princesa
(Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati)

Sono la pecora sono la vacca
che gli animali si vuol giocare
sono la femmina camicia aperta
piccole tette da succhiare.
Sotto le ciglia di questi alberi
nel chiaroscuro dove son nato
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre.
«Che Fernandino è come una figlia
mi porta a letto caffè e tapioca
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita».
E io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita
a immaginarmi tra le gambe
una minuscola fica.
Nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina
corro all'incanto dei desideri
vado a correggere la fortuna.
Nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni
ad albeggiare sarà magia
saranno semi miracolosi.
Perché Fernanda è proprio una figlia
come una figlia vuol far l'amore
ma Fernandino resiste e vomita
e si contorce dal dolore.
E allora il bisturi per seni e fianchi
una vertigine di anestesia
finché il mio corpo mí rassomigli
sui lungomare di Bahia.
Sorriso tenero di verdefoglia
dai suoi capellí sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita.
Dove tra ingorghi dì desideri
alle mie natiche un maschio s'appende
nella mia carne tra le mie labbra
un uomo scìvola l'altro sì arrende,
Che Fernandino mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
sono le baci di un'unica stella
che squilla di luce e di nome Princesa.
A un avvocato di Milano
ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone.